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Il Vesuvio è forse il più conosciuto dei vulcani attivi: la sua fama è legata soprattutto alla distruzione delle città di Pompei, Ercolano e Stabia avvenuta in seguito alla terribile eruzione del 79 d.C.

Gli antichi centri romani, disseppelliti dopo secoli di silenzio, costituiscono oggi la più affascinante e completa testimonianza di vita dell’antichità e una fonte inesauribile di studi e ricerche. 

Il Vesuvio si eleva con la sua mole inconfondibile e maestosa sul golfo di Napoli. Cantato da poeti e scrittori è stato, da sempre, fonte d’ispirazione per tanti pittori e artisti. Esso, per la sua caratteristica forma, è classificato come vulcano “a recinto”, in quanto è costituito da due coni concentrici.

Il vulcano infatti è in realtà un monte gemito, cioè doppio: il monte Somma, la parte più grande e più esterna, è anche quella di più antica formazione. Quella interna, il Vesuvio propriamente detto, si è innalzata in epoca successiva ed è separata dalla prima da una insellatura.

Il perimetro del cratere del vulcano più antico è di circa 12 chilometri, mentre il diametro misura mediamente 3500 metri circa. L’altezza massima del cono esterno è di 1132 metri. Si ritiene però che in passato raggiungesse i 2500 metri.

L’altezza del secondo cono, cioè il Vesuvio, tocca oggi i 1182 metri, mentre il cratere ha un diametro di circa 700 metri. Naturalmente, nel corso dei secoli, a seconda delle fasi di attività o di quiescenza, si sono verificate incessanti variazioni sia della forma sia delle dimensioni.

La formazione del sistema vulcanico Somma-Vesuvio è il derivato dunque di un insieme di eruzioni avvenute in momenti successivi. Il rilievo ha natura prevalentemente basaltica ed è costituito da un complesso di colate laviche e detriti accumulatosi per il sovrapporsi e il consolidarsi delle numerose colate laviche.

Il 5 giugno 1995 nasce ufficialmente il Parco Nazionale del Vesuvio, istituito per tutelare e valorizzare l’unico vulcano continentale attivo d’Europa e uno dei vulcani più famosi al mondo. ll Parco ha le finalità di conservare le specie animali e vegetali, le associazioni vegetali e forestali, le singolarità geologiche, le formazioni paleontologiche, le comunità biologiche, i biotopi, i valori scenici e panoramici, i processi naturali, gli equilibri idraulici e idrogeologici e gli equilibri ecologici del territorio vesuviano.

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