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Il Santuario, progettato da Antonio Cua, fu consacrato alla Madonna del Rosario nel maggio del 1891.

La sua fondazione fu possibile per l’opera instancabile del Beato Bartolo Longo. Avvocato di Latiano, provincia di Brindisi, venuto a Pompei nel 1872 per occuparsi delle proprietà della contessa De Fusco, che sposò nel 1885.

Nel contempo, iniziò una intensa attività per la divulgazione della religione cristiana istituendo la Confraternita del Santo Rosario. Per la realizzazione di una grande chiesa  da dedicare alla Madonna Del Rosario si fece promotore con la popolazione di una campagna di sottoscrizione denominata “un soldo al mese”.

La facciata del Santuario di Pompei è realizzata in travertino su progetto dell’arch. Giovanni Rispoli, fu completata nel 1901.

Alla  sommità è posta  la monumentale statua della Vergine del Rosario scolpita, in un unico blocco di marmo di Carrara, da Gaetano Chiaramonte. La facciata  presenta  un  atrio a tre arcate nella parte inferiore, in quella superiore al centro è posta  la Loggia papale adornata da due colonne di granito.

Il campanile, realizzato su  progetto di Aristide e Pio Leonori, nel 1925, in granito grigio e marmi bianchi, è a cinque piani. Alla  sommità è stata posta una cupola in bronzo sormontata da una croce gemmata in rame e bronzo. L’interno del Santuario è a croce latina a tre navate, quella centrale è dominata da una enorme cupola alta 57 mt.

Le pareti sono  adornate da marmi policromi ed affreschi che illustrano i fatti e la storia del Santuario. Al centro dell’altare maggiore è custodito il quadro della Vergine del Rosario con il Bambino e ai lati San Domenico e Santa Caterina da Siena.

Il dipinto,  racchiuso in una cornice di bronzo dorato è circondata dai 15 misteri del Rosario dipinti da Vincenzo Paliotti. Singolare è la provenienza del quadro. Fu acquistato da padre Alberto Maria Radente del convento di S. Domenico Maggiore da un rigattiere di Napoli, che lo donò a Bartolo Longo. Il trasporto a Pompei fu effettuato da un carrettiere su un carro carico di letame.

Quando, si apprese che una giovane donna, rivoltasi alla Madonna, era guarita dalla epilessia, il quadro diventò oggetto di culto della devozione popolare in tutto il mondo.

L’otto Maggio e la prima domenica di Ottobre si recita la Supplica alla Madonna scritta dallo stesso Bartolo Longo.

Lo stesso, per dare assistenza ai poveri, agli orfani, ai figli dei carcerati, avviò la realizzazione di una serie di opere sociali e religiose,  come l’orfanotrofio femminile, la tipografia di valle, l’ospizio per le figlie dei carcerati, le case operaie, l’ospizio per i figli dei carcerati . 

A seguito della cessione di tutte le opere realizzate da Bartolo Longo alla Santa Sede, il Santuario è diventato Basilica Pontificia. Il Fondatore morto il 5 Ottobre del 1926 all’età di 84 anni, ed è stato proclamato Beato nell’Ottobre del 1980 da Papa Giovanni Paolo II; che ha visitato  Pompei il 21 ottobre del 1979 ed il 7 ottobre 2003. A Bartolo Longo è dedicata la stelemonumento scolpita nel 1962 da Domenico Ponzi che si eleva di fronte al Santuario.

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